È ormai noto che il benessere individuale e lavorativo abbia ricadute aziendali dirette ed indirette su diversi fattori economici e non economici, quali assenteismo, elevato turnover, richieste di trasferimento, bassi livelli di motivazione, carenza di fiducia e impegno, aumento dei reclami, idoneità con limitazioni, malattie professionali e contenziosi giuslavoristici.
Le trasformazioni recenti del mondo del lavoro (invecchiamento della forza lavoro, aumento dei ritmi e dei carichi di lavoro, difficile equilibrio tra gli impegni lavorativi ed extra-lavorativi, l’attenzione al clima lavorativo, etc.), unitamente all’incidenza delle patologie cronico-degenerative (malattie cardiovascolari, muscolo-scheletriche e oncologiche), richiedono l’adozione di programmi di promozione della salute ed una sempre maggiore attenzione al benessere lavorativo, come previsto anche nel D. Lgs 81/08, artt. 25 e 28.